Si sapeva con largo anticipo che gli italiani all’estero non avrebbero aiutato il premier a trasformare il suo comando in dominio della nazione. Si sapeva con largo anticipo che la maggior parte di loro non avrebbe perdonato a Berlusconi di averli messi in grave imbarazzo nei loro nuovi paesi d’adozione con le sue imbarazzanti gaffes e la sua sguaiata diplomazia vaudeville. Si sapeva con largo anticipo che molti italiani all’estero facevano a gara a dissociarsi da Berlusconi, rimarcando la distonia e la siderale distanza tra loro e questo premier che rigettavano. C’erano quindi tutti i presupposti per considerare questo elettorato una nota stonata assai insidiosa, un 1.200.000 voti ad alto rischio. Per questo si è fatto di tutto per scoraggiare gli italiani all’estero a votare .
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