martedì 23 settembre 2008

L'eredità di Morelia


L'orrore dei messicani somiglia al nostro quando ci impantanammo in quella maledetta trappola chiamata Iraq, quando cominciammo a vedere come moriva un italiano, e poi un altro, e un altro ancora. Quando scoprimmo che l'Italia era nel mirino del terrorismo islamico e che era solo questione di tempo e poi anche noi avremmo pianto i nostri morti come New York, Londra e Madrid. All'improvviso l'Iraq smise di essere in Asia. Lo avevamo portato qui, era dietro l’angolo. Era l’ombra che ogni mattina seguiva i nostri figli a scuola, era l’ansia improvvisa che ci assaliva quando ci mescolavamo alla folla, era il panico che ci divorava prima di salire su un aereo. Questo provano i messicani di oggi

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